LA PANDA COL PIENO (Cfr. "La guerra di Piero", Fabrizio De André) Resti sepolto nel traffico urbano con l'auto a benzina e non a metano bestemmiando per tutti i cazzo di dossi e bruciando mille semafori rossi Lungo la strada che porta al lavoro voglio vedere autovelox sfasciati non posti di blocco dietro alle curve con quei bastardi di vigili urbani Così dicevi ed eran le otto e come gli altri fottutamente in ritardo resti triste bloccato in colonna urlando un «cristo!» e un «porca madonna!» fermati pirla, fermati adesso il navigatore ti avverte in ritardo che la segnaletica è messa alla cazzo chi dà precedenza subisce un sorpasso Ma tu non lo udisti e il tempo passava e subito dopo l'aggiornamento di Java™ ti devia su strade dai nomi assai strani non più esistenti già dai romani (#???) E mentre avanzi con la tua cazzo di Panda uno da destra ti taglia la strada ha la tua stessa identica fretta e manco col cazzo che mette la freccia suonagli a quello, suonagli ora fagli le corna e poi suonagli ancora e se lo stronzo ti piglia per fesso entragli dentro con tutto te stesso E se lo bocci di fianco o un pò sotto forse l'airbag nemmeno si apre ma il tempo a me resterà per vedere vedere gli occhi di uno stronzo che impreca E mentre aggangi la tua cintura quello svolta, ti vede e sfancula e ingranata la retromarcia vorrebbe venire a spaccarti la faccia lo tamponasti e fu solo un momento ma ti accorgesti dal suo sangue sul mento che compilare il cid non sarebbe bastato perchè quello era proprio un reato lo tamponasti e fu solo un momento ma ti accorgesti guardando il cruscotto che la macchina si era tutta sfasciata ed era pure della tua fidanzata assicurazione mia scaduta da ieri bisogna essere tanto troppo sfigati assicurazione bella m'attacco a 'sto cazzo e avevo pure fatto la Casko E mentre la stradale ti vuole arrestare dentro di te li mandi a cagare dentro alla bocca farfugli bestiemme che in maggioranza comincian per "M" Resti sepolto nel traffico urbano con l'auto a benzina e non a metano bestemmiando per tutti i cazzo di dossi e bruciando mille semafori rossi